Anche quest’anno Velarandagia ha organizzato un weekend dedicato alle famiglie. I ragazzi hanno avuto modo di cimentarsi nella conduzione della barca a vela sotto la supervisione dei nostri esperti istruttori, ed i genitori si sono goduti il mare, il relax e la reciproca compagnia ed hanno deliziosamente ed orgogliosamente collaborato alle attività dei figli.
Base : Le Grazie di Portovenere – Imbarco venerdì alle 22:00, sbarco domenica alle 18.00.
Caro diario,
lo scorso week end ho partecipato insieme a mio papà ed alcuni amici alla mia prima escursione in barca a vela organizzata da Velarandagia. Ci siamo imbarcati al porto di La Spezia venerdì sera verso le ore 23, eravamo un po stanchi dal viaggio in macchina ma ansiosi di vedere la barca. Così appena sono riuscito a salirci ho controllato la cosa che più mi incuriosiva: dove avrei dormito. Come immaginavo le cabine erano piccole ma comode, invece il bagno manuale è stato il punto dolente di questa esperienza perché non ero abituato.
La prima mattina sveglia un po’ presto per colpa mia, ero agitato. Abbiamo subito fatto una piccola riunione di gruppo con lo skipper Paolo per capire come funzionava una barca a vela. E’ stato difficile capire i termini (cazza il fiocco, lasca la randa, virata, bolina, gran lasco, al traverso, prua, poppa), i movimenti della barca rispetto al vento e come usare l’orecchio per sentire da dove arrivava il vento. Dopo la colazione in porto, è iniziata l’avventura: il vento era perfetto ma pioveva, l’uscita dal porto fatta dallo skipper è stata complicata perché c’erano troppe navi da carico ma alla fine siamo andati in mare aperto e ci siamo divertiti un sacco a far inclinare la barca e a fargli raggiungere la sua massima velocità. Io ed i miei amici avevamo il compito di stare al timone con lo skipper che ci diceva cosa fare: se virare, andare a dritta o a sinistra. Papà e mamme invece erano alle scotte delle vele (non dite mai corde che lo skipper si arrabbia!!) e dovevano cazzare (tirare) o lascare (lasciare). Che adrenalina ho provato al timone! Tutti noi eravamo occupati nei vari compiti e non riuscivamo tanto a parlare per il forte vento. Abbiamo pranzato nella caletta di Portovenere, purtroppo pioveva ma sono riuscito ad ammirare il castello di Lord Byron. Dopo una lunga pausa siamo ripartiti in mare aperto girando fra piccole isolette lì intorno per ritornare al porto di La Spezia. In questa prima giornata in barca tutto è filato liscio, io mi sentivo sempre agitato di adrenalina e tutta la giornata mi è passata velocemente. Mi piace un sacco navigare!
La seconda mattina: sveglia alle nove con la vista di una splendida e limpida giornata perfetta per navigare. Subito dopo una focaccina per colazione siamo partiti col vento in poppa. Ormai eravamo più abili nei nostri compiti e quindi ci siamo diretti velocemente in mare aperto. Era così piatto e limpido che mi sembrava di viaggiare in auto invece che in barca. Andavamo fortissimo addirittura fino a 8/9 nodi, eravamo così inclinati che se non ti tenevi bene a qualche appiglio cadevi in mare. L’adrenalina era a mille, stare al timone con il vento bisognava metterci parecchia forza perchè più andavi veloce e più lui si induriva, ma era il massimo direzionare la barca su diverse rotte. Questa ultima giornata era volata in un attimo tanto che ci siamo ritrovati in porto a fare i nostri bagagli per ritornare a casa.
È stata un esperienza sicuramente da ripetere e la consiglio a tutti quelli che non l’hanno ancora provata. Io mi sono divertito un sacco per il panorama, per il fatto di stare in gruppo… e tanta altre cose bellissime.Ciao diario a presto.