E’ la prima regata per lo sport team Velarandagia di quest’anno ma è anche una festa a Le Grazie, il trofeo Mariperman e Velacup. Tante barche d’epoca, ma anche tante barche nuove e performanti, tanti eventi legati alla Marina Militare ed alla vela, ed il Velacup è il più “promiscuo” e goliardico di tutti. Un tutti contro tutti in tempo reale, senza tanti fronzoli, niente compensi, niente certificati, niente stazze, giusto qualche raggruppamento di lunghezza e via, come una volta, chi prima arriva…arriva primo.
Lo zoccolo duro parte sempre per primo, per ambientarsi, così qualcuno di noi è già a Lavagna giovedì sera, qualcun’altro ci raggiungerà venerdì mattina per il trasferimento a La Spezia ed i più impegnati nei propri lavori arriveranno direttamente “comodi” sul luogo della regata.
Kehaar è pronta, sveglia presto e via, verso La spezia, ci attendono cinque o sei ore di navigazione con meteo tranquillo, tra vela e motore per tenere una media che ci garantisca di arrivare nel primo pomeriggio per il perfezionamento dell’ iscrizione, per scrutare gli avversari ma anche per il massimo relax… forse…
Detto fatto non lasciamo gli ormeggi alle 7 come previsto a causa di un guasto alla leva del motore, prontamente riparato a regola d’arte dallo “skipper MacGyver” che con un gran bel colpo di cul-tuna riesce a trovare il giusto raro ricambio dall’amico meccanico francese al costo di una buona bottiglia di prosecco accettata a fatica.
E allora eccoci partiti alle 11, giusto in tempo per arrivare a le grazie per le 17 per i formalismi e rifugiarci per il meritato riposo al Fezzano dove ci raggiungeranno gli ultimi ritardatari. Cena ristoratrice a base di pesce, buon vino e qualche amaro, tra chiacchiere e risate di vela e di altro presto giunge il momento di andare in cuccetta; prima però un po’ di ripasso di tattica, manovre e ruoli.
Svegliaaaaaaa !!! sono già le 8.00 alle 11 si parte !! usciamo a fare due bordi per scaldarci prima… si ma con quale vento ? Usciamo e poi ci penseremo. In questa zona dove il fresco notturno ed il caldo diurno generano buone termiche, proprio oggi tardano ad arrivare e la partenza tra una comunicazione e l’altra è spostata alle 11.45; giusto in tempo per una brezzolina che piace tanto a kehaar.
E allora eccoci, è una veleggiata, quindi nessuno ha il coltello tra i denti, ma in qualche modo siamo tutti belli compatti sulla linea e qualcuno chiama acqua, ma col sorriso sulle labbra, stranamente negli incroci ci si inchina e saluta e non ci si ringhia come al solito, grande rispetto per le poche ma affascinanti barche d’epoca, gioiellini in legno, talvolta buffe, ma sapientemente ristrutturate e condotte da veri appassionati e gentlemen del mare.
Individuiamo i nostri diretti avversari, è una veleggiata ma ci teniamo a dare il massimo, e così è. Si parte, rocambolesca serie di incroci e via, precisi come un orologio siamo sulla linea di partenza al suono del cannone, un po’ sotto ma molto ben piazzati. Teniamo le posizioni, la bolina va bene, come sempre abbiamo la sensazione che la nostra ragazza corra un po’ meno con mure a dritta e dobbiamo perdere un po’ di prua ma passiamo la boa di bolina ottavi in assoluto (ci sono in gara 25 barche), e siamo contenti, si poteva fare meglio ma va bene.
Passiamo la boa veramente molto vicini alle due barche dietro di noi, ma senza sgomitare. Il percorso è a triangolo e ci aspettano due traversi, più o meno, prima dell’ arrivo. Ma nel primo traverso qualcosa va storto, all’inizio non riusciamo a mettere a segno le vele per correre bene, proviamo lo spinnaker ma non è adatto ad una andatura così stretta, ammainiamo ed insistiamo con la regolazione di randa e fiocco, ci voleva il gennaker ma non ne siamo dotati; con questo poco vento non è facile, ma poi Eureka!, ora teniamo il passo ma intanto ci hanno passati in tre!
Poco male ormai è fatta, cerchiamo di recuperare ma è impossibile, dietro al first 36.7 dotato di gennaker non possiamo fare altro che sperare in un suo errore che non avverrà, abbiattiamo, secondo bordo al traverso ed eccoci all’arrivo.
Da pandora, splendida riproduzione di goletta russa del 1700, ci salutano e prendono il nostro tempo.
Undicesimi assoluti, settimi in classe regata, secondi in classe regata categoria 9.5/ 11 metri.
Nemmeno troppo stanchi e anche soddisfatti, ci avviamo alla premiazione, lasciamo la barca alla fonda nella tranquilla rada de Le Grazie e ci godiamo festa e premiazione a terra e presto arriva sera per recuperare la barca, dormire la notte e fare ritorno, con calma, domenica, stanchi ma soddisfatti al porto di Lavagna, con il primo piattino celebrativo nel Palma Res.
Grazie Ragazzi, Grazie Velarandagia, Grazie Kehaar !!
Guarda il filmato gentilmente editato da Daniele !!!! Velarandagia-velacup-2017